Alla Casa delle Donne di Milano – Via Marsala, 8
mercoledì 8 Aprile 2015 dalle 17,30 alle 20,30

 

Cordless, cellulari, sistemi wireless, circuiti elettrici della casa e dell’ufficio; tralicci, linee interrate e cabine di scambio: conosciamo il contesto in cui viviamo e i rischi per la salute che stiamo correndo? Vogliamo lasciare che lo spazio in cui viviamo si riempia di pericoli per la salute senza interessarci dei danni biologici che si paventano e che sono stati già conosciuti?

Le donne conoscono l’importanza dei corpi e la forza della salute, mentre le scelte politiche privilegiano profitti e commerci invece della prevenzione delle malattie.

salute

La salute dipende dalla salubrità dell’ambiente e oggi ci si ammala dieci anni prima di dieci anni fa (Gennaro, Epidemiologia Genova); una persona su due nell’arco della vita potrebbe ammalarsi di cancro (Associazione di Oncologia Medica, 2011) e la percentuale dei tumori infantili, in questi anni, ha continuato a crescere in Italia e in Europa (Rabbone, Pediatri per un mondo possibile). Un gruppo di esperti di Salute Pubblica di tutto il mondo ha studiato tutte le ricerche che sono state condotte sugli effetti biologici e gli effetti negativi sulla salute delle radiazioni non ionizzanti: campi elettromagnetici, compresi quelli di bassa frequenza, e quelli a radiofrequenza/microonde (BioInitiative Working Group, Cindy Sage and David O. Carpenter, Editors: BioInitiative Report: A Rationale for Biologically-based Public Exposure Standards for Electromagnetic Radiation www.bioinitiative.org, 31 dicembre 2012).

Citiamo alcuni passaggi dalla loro Sintesi destinata al pubblico (C. Sage pp. 3-7): le radiazioni elettromagnetiche “non si possono vedere, non hanno gusto né odore ma sono una delle esposizioni ambientali più pervasive oggi a cui sono esposti miliardi di soggetti. Tuttavia queste tecnologie non sono state pensate con in mente quali effetti biologici hanno sulle persone”. “Gli esseri umani sono sistemi bioelettrici. I nostri cuori e cervelli sono regolati al loro interno da segnali bioelettrici. Esposizioni ambientali a campi elettromagnetici artificiali possono interagire con i fondamentali processi biologici nel corpo umano e questo può causare disagio e malattia (…) e anche la morte”.

Negli ultimi decenni “il livello dei campi elettromagnetici da sorgenti elettriche di fondo è aumentato in modo esponenziale e con la crescente popolarità delle tecnologie wireless come telefoni cellulari, telefoni cordless, reti WI-MAX WI-FI si sono raggiunti livelli senza precedenti. Diversi decenni di ricerca scientifica internazionale confermano che i campi elettromagnetici sono biologicamente attivi negli animali come negli esseri umani, e potrebbero avere gravi conseguenze per la salute pubblica. Non tutto si sa ancora su questo argomento ma è chiaro che gli standard pubblici esistenti e i limiti di sicurezza pubblica di queste radiazioni, in quasi tutti i paesi del mondo sono migliaia di volte troppo indulgenti (…): gli effetti si verificano a livelli migliaia di volte più bassi. (…) Dobbiamo correggere le abitudini che sono deflagrate grazie al totale silenzio sui pericoli già conosciuti e stimabili e grazie soprattutto ad una formazione culturale che è stata spinta sempre più a rinunciare alla previdenza, alla previsione, all’interessamento sanitario preventivo verso la popolazione e all’accoglimento della cura invece come salvaguardia a posteriori rispetto ai prodotti messi in circolo dai mercati. (…) Si devono trovare alternative che non presentino lo stesso livello di potenziali rischi per la salute per prevenire una estensione dei danni alla salute, in particolare per chi in questo contesto ha iniziato a vivere da poco tempo.”