di Nadia De Mond e Carlotta Cossutta.

Quest’anno la prestigiosa Conferenza Europea di Studi Femministi, arrivata alla sua 11a edizione, è stata ospitata dal Dipartimento di Sociologia dell’Università Milano Bicocca. Il tema della conferenza, che si svolge in inglese, era: “Social Change in a Feminist Perspective” ossia “Il cambiamento sociale da una prospettiva femminista”.

Circa 600 tra studiose, ricercatrici e docenti da più di una dozzina di Paesi – europei ma non solo – hanno presentato le loro ricerche all’interno di dieci filoni che andavano dalle espressioni artistiche ai cambiamenti nel lavoro di produzione e riproduzione, dalla comunicazione alla cura, intersecata con il tema delle migrazioni (sul sito della Conferenza si trovano centinaia di abstracts).

“Sono passati più di vent’anni dall’ultima volta che l’Italia ha ospitato questa conferenza, organizzata dall’associazione europea At Gender  e si può trarre già un bilancio” rileva Sveva Magaraggia, professoressa alla Bicocca e tra le organizzatrici di questa edizione. “In questi anni la rete degli studi di genere si è molto rafforzata e coinvolge una nuova generazione di studiose. È diffusa in tutto il mondo la consapevolezza che non solo la sociologia e l’economia, ma anche le discipline più scientifiche e tecniche non possono più essere affrontate ignorando le differenze di genere”.

Dall’inizio le organizzatrici, nostre amiche, della Bicocca hanno proposto, oltre alla parte accademica, l’incontro delle partecipanti con la cultura e l’attivismo femminista nella città ospitante.

Malgrado le temperature torride, tra diverse proposte che hanno coinvolto spazi differenti, hanno realizzato insieme a Sex and the City nella serata di giovedì 16 giugno un minitour dei luoghi simbolo del femminismo a Milano e, ciliegina sulla torta, venerdì 17 un’apericena con presentazione della storia e delle attività della Casa delle Donne di Milano.

Grazie alla numerosa presenza delle volontarie del bar e della cucina, una quarantina di partecipanti alla Conferenza hanno potuto passare una gradevolissima serata alla Casa, dove Carlotta e Nadia hanno illustrato l’origine particolare e la – tribolata – storia recente della Casa in relazione, non semplice, con le istituzioni locali, in solidarietà con le associazioni di donne e i movimenti femministi attivi nella città e oltre. È stato importante ricordare come siano fondamentali gli spazi femministi e delle donne per poter vivere e condividere tempi, pensieri, riflessioni, pratiche e per diffondere cultura e relazione.

Le ospiti, per la maggior parte giovani donne, hanno espresso entusiasmo sia per la location e le sue iniziative, sia per la buona cucina, creando un clima festoso e rilassato, dopo tre giorni di intenso lavoro intellettuale.

Ci siamo lasciate con l’augurio che questa proficua collaborazione con il team della Bicocca si possa ripetere presto in altre occasioni.