Nella Casa delle Donne di Milano entra Etty Hillesum, un’emozione per chi la conosce tra le pagine e un regalo per chi non l’ha ancora incontrata. È un dono per la città che si impreziosisce del suo sguardo femminile senza tempo, sensibile, a suo modo rivoluzionario.
In questo anno, in cui ricorre il centenario della sua nascita, il progetto che si è sviluppato intorno a lei permette di entrare in una sua intima progressiva conoscenza che ci sorprenderà.

etty-hillesum_329Quando inizia a scrivere il suo diario, l’8 marzo 1941, Etty è una ragazza di 27 anni. Intelligente, curiosa, colta, che ama scrivere e ama intensamente la vita. Nella quotidiana pratica diaristica impara a osservarsi, a sostare nella parte profonda di sé, il diario diventa campo di lavoro per la sua evoluzione interiore e un imprescindibile confronto col dolore proprio e altrui, accelera la sua maturazione quando è chiara la mancanza di tempo; le lettere, scritte prima della deportazione, testimoniano la sua intima resistenza alla logica dell’odio, a quella storia che nutre orrore e replica conflitti.
È il talento di Etty.

“La vita pone a ciascuno un enigma differente, secondo la natura e il carattere dell’essere umano. Quanto a me, voglio risolvere l’enigma di questa vita. Ma dovrei dire: il mio enigma o piuttosto l’enigma che mi è posto.” (dal Diario).

Benvenuta.
Elena Vegetti

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