di Anita Sonego.

Negli ultimi mesi, prima dell’ affossamento del Ddl Zan, i mezzi di informazione hanno usato, spesso in modo oscuro o improprio, concetti come: “identità di genere”, ” binarismo”, ” gender fluid”, teoria gender” ” transessuali”, “transgender”….
Tematiche che finora erano state affrontate dai soggetti interessati, o che erano stati argomento di studio o rivendicazioni contro le discriminazioni,  venivano proposte al dibattito  sociale  e politico  senza la necessaria  conoscenza  e riflessione.
Si è verificata inoltre, una divaricazione – e spesso  un vero e proprio  scontro tra ” fronti” opposti (anche all’interno del mondo femminista e lesbico).
L’esempio più eclatante di tale contrapposizione  è stato da un lato la scena ‘ da stadio’ verificatasi al senato dopo la bocciatura de Ddl Zan , dove una parte di parlamentari applaudiva e si abbracciava, e dall’altro le immediate manifestazioni nelle piazze  dei/delle sostenitrici e sostenitori della legge.
Una proposta che avrebbe riconosciuto il diritto all’esistenza e alla dignità di ognuno, e senza essere stgmatizzati/e, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale e affettivo.
La Casa delle Donne di Milano, che ha nel suo statuto anche l’impegno di promuovere la libertà e la dignità di ogni persona, propone una serie di incontri per approfondire le tematiche relative  alla varietà  con cui si esprimono il desiderio, la sessualità, l’amore.
30 novNel primo incontro del 30 novembre:
 Lidia Cirillo, che nel libro “ La terra non è piatta” ed.Asterisco si confronta con le diverse teorie relative al genere e al sesso, ci aiuterà a orientarci in tematiche spesso oscure se non addirittura demonizzate.
Il 25 gennaio, la proiezione  del film  Tomboy di Céline Sciamma sarà da spunto per confrontarci su sesso, genere e infanzia in rapporto all’instabilità del genere.
Il personaggio  principale del film sta ” sulla soglia” sia dal punto di vista dell’età che da quello del genere di cui svela la precarietà.
Negli incontri di febbraio e marzo potremo confrontarci con la realtà delle vite di persone transessuali e transgender perché solo l’esperienza di vita riesce ad esprimere la verità profonda di ogni  ‘diversità’.
Concluderemo questo percorso con la presentazione  della ristampa del ‘mitico’ libretto “Sesso e genere” di Maria Nadotti che per molte di noi fu il primo testo italiano ad affrontare, nel 1996, una tematica che sarebbe diventata sempre più necessaria per aiutarci a capire le trasformazioni in atto non solo nelle relazioni uomo/donna ma anche tra le varie parti di noi e la complessità dei nostri desideri e delle nostre vite.