Quando:
6 Ottobre 2021@16:00–19:00
2021-10-06T16:00:00+02:00
2021-10-06T19:00:00+02:00
Dove:
Casa delle Donne di Milano
Via Marsala 8/10 Milano

14 fotografe raccontano l’accudimento e l’incuria ai tempi del coronavirus con linguaggi che spaziano dal reportage al ritratto, a ricerche dove si intrecciano fotografie, disegni e frasi. Dalle città svuotate di vita l’attenzione si sposta spesso negli interni, là dove ci si confronta con se stesse o  s’intrecciano rapporti intimi. Ma anche là dove in molti casi la necessità della cura è caduta pesantemente sulle spalle delle donne, con figli a casa o parenti anziani abbandonati da un welfare assente o spaventosamente inadeguato. La fotografia diviene così testimonianza di una vicinanza, traccia di un bisogno di ridare voce o volti a chi soffre o a chi è scomparso, a chi è rimasto senza la presenza di chi amava o a chi nell’ombra si fa carico dei bisogni degli altri con empatia, ma anche a chi resiste nonostante tutto. Là dove la città si rianima è per divenire uno spazio per protestare contro ingiustizie e bisogni disattesi da un sistema pubblico insufficiente; per esprimere con forza, collettivamente, la necessità di ricostruire un welfare orizzontale, capace di partire dalle esigenze concrete delle donne, delle persone. Questi racconti al femminile – a volte giocosi, a volte intensamente sofferti – ci ricordano che la cura rientra nell’ordine delle cose essenziali della vita, per conservarla nel tempo e per darle un senso che vada al di là del puro esistere corporeo. Ci invitano a riconoscere la nostra fragilità,  ma puntano anche il dito per indicarci l’importanza e il valore di essere vicini agli altri per offrire conforto e non solo o troppo spesso (come è accaduto a molte donne) per supplire a servizi assenti e a all’incuria.

Nello Spazio da Vivere