Nel libro Il femminismo della mia vicina, le due autrici, Ginevra Bompiani e Luciana Castellina, si raccontano come donne, come femministe, tracciano un bilancio e fanno progetti.

Ripercorrono la loro storia dall’infanzia sino al rapporto con l’altro sesso e la maternità. Ragionano sul femminismo storico e su quello contemporaneo, si confrontano sul dibattito odierno, ricordano le principali battaglie delle donne a partire dal concetto di identità di genere.

Il loro libro ha uno sguardo rivolto al passato, ma non si sottrae al futuro, in un’epoca in cui l’unica rivoluzione che sembra riuscita è il nuovo modo di concepire la donna e di denunciare il patriarcato. L’amicizia tra Castellina e Bompiani è fatta anche di contrasti e di posizioni diverse, che nella lotta di genere trovano piena convergenza.

Copertina Il femminismo della mia vicina

 

Dice Ginevra Bompiani:
Luciana mi accusa di essere individualista, io accuso lei di credere nel pensiero collettivo, ma entrambe rivendichiamo quello che siamo. La verità è che io convengo con lei che la politica è una faccenda collettiva, ma non ne sono capace, ho bisogno di cozzare con il pensiero altrui per concepire il mio, eppure la mia recente concentrazione sulla politica le deve moltissimo. Anche se litighiamo sui modi dell’impegno, condividiamo lo sguardo sul mondo e ci buttiamo in ogni impresa. Luciana non si è mai rassegnata che io non sia stata, non sia ora, e non sarò mai comunista.

Risponde Luciana Castellina:
La sola questione su cui siamo state sempre fino in fondo d’accordo è legata all’immigrazione. Lei però è stata molto più brava di me perché se ne è occupata con un impegno totale, inusuale per un’individualista. Dico individualista perché è Ginevra stessa che tale si proclama in polemica col mio, come lei lo chiama, “dover essere comunista”, ma che invece nella sostanza non lo è affatto Non solo perché gli individualisti non sono generosi, e invece lei lo è moltissimo, ma perché il suo individualismo non la trattiene dal pensare all’altro, solo la induce ad azioni personali, ostica all’idea che quel che serve è un’azione collettiva e che dunque bisogna occuparsi, per restare sul tema, non solo dei rifugiati, ma di chi se ne dovrebbe curare con impegno, e invece non lo fa.

L’incontro costituisce un’occasione per ascoltare due voci lucide e appassionate, capaci di intrecciare pensiero e vita con ironia, intelligenza e libertà. Il loro è un dialogo vivo, pieno di sfumature, in cui il femminismo si fa racconto, esperienza e visione del mondo.

Un appuntamento da non perdere per chi ama le storie di donne che continuano a cambiare con la parola, con le idee e con il coraggio di mettersi sempre in discussione.

 

***Ginevra Bompiani e Luciana Castellina presentano il loro libro Il femminismo della mia vicina (Manni, 2025), giovedì 6 novembre 2025, ore 18:00, alla Casa delle Donne di Milano.
Dialogano con le autrici Carlotta Cossutta e Eliana Di Caro.
Letture di Anna Nogara.