di Marilena Salvarezza e Marinella Sanvito.

Mercoledì 8 ottobre 2025, nello Spazio da Vivere è stato presentato il libro “La vita è un profumo. Canto a due voci di Chiara Ingrao con  Blessing e Giovanna Calciati, Baldini + Castoldi, 2025.

Il libro è la storia vera di Blessing – che dalla Nigeria arriva a Piacenza con tante speranze, sogni e un bagaglio pesante di dolore – e di Giovanna, la mamma adottiva che l’accoglie con amore. Ci sono  poi le tante poesie di Blessing, la sua infinita e contraddittoria voglia di vivere.

Marilena, Benedetta, Flavia, Thiaba hanno restituito corpo, anima e voce all’intensa e complessa relazione che legava e lega Giovanna Calciati e Blessing. Una relazione iniziata fin dal primo incontro con un colpo di fulmine che le colpisce entrambe nello stesso momento in cui i loro sguardi si incrociano per la prima volta.

Un colpo di fulmine che solitamente non appartiene al rapporto madre/figlia, ma che, come, osserva Giovanna, è l’unico modo per descrivere ciò che è successo fra loro quel giovedì 9 dicembre, quando, parole di Blessing: Avevo appuntamento con la Sig.ra Madre. Parole di Giovanna: Era il 9 dicembre quando ci siamo incontrate la prima volta. Lei aveva 17 anni, io 47. Che ne sapevamo noi due di maternità, di rapporti madre-figlia? Eppure. Il rapporto madre e figlia nelle sue infinite varianti, riesce a trovare con loro un’inedita figurazione.

Il libro narra questa storia a due voci: nella prima parte i racconti di Giovanna Calciati, nella seconda le poesie di Blessing, un libro intenso che attraversa piani diversi di scrittura e di lettura, un libro sapiente che ci restituisce la complessità e  la ricchezza di vite vissute pienamente.

Flavia Cataldo e Thiaba Mbengue, le voci recitanti, hanno reso con forza e serenità  la sapienza e la bellezza delle poesie di Blessing e delle parole di Giovanna.

Marilena Salvarezza, Chiara Ingrao e Benedetta Tobagi hanno dialogato con Giovanna Calciati riuscendo a restituire al pubblico la ricchezza e la  tensione emotiva che hanno  attraversato e attraversano  la storia delle due protagoniste. Una storia mai edulcorata, che trova parole anche per il dolore. Nell’incontro Giovanna riesce a parlare con pudore e dolcezza della sofferenza mentale di Blessing. I traumi originari e il razzismo più o meno esplicito che avverte intorno a lei riaprono periodicamente una ferita insanabile.

La vitalità inesauribile di Blessing si accompagna a momenti di buio e di smarrimento. Giovanna è sempre al suo fianco, ma sperimenta anche i limiti delle istituzioni pubbliche, capaci di etichettare il disagio mentale ma non di curarlo. La crescita umana e professionale di Blessing è senza sosta, così come trova strade inedite la relazione madre/figlia sempre più forte e consapevole anche nella sua conflittualità, ma l’ombra pesante del dolore psichico cammina al fianco delle conquiste fino all’esito finale.

Eppure la loro è fino all’ultimo, e anche dopo, una storia di vita e di speranza. Le poesie di Blessing, raccolte in numerosi quaderni, sono una scoperta anche per la madre che, insieme alle amiche, le sceglie con amore e cura per farne la seconda parte del libro. I testi – ne ha scritti più di mille – sono il linguaggio più autentico con cui Blessing comunica con il mondo. Capaci insieme di rendere l’immediatezza dell’esperienza e di formulare immagini e metafore folgoranti, fanno di lei una voce poetica originale e potente, come sottolinea Benedetta Tobagi.

Aprono ogni capitolo del  percorso narrativo che, nell’unicità di una  relazione, si apre al mondo e ci interroga. Come dice ancora Benedetta Tobagi, privato e pubblico, personale e politico si intersecano. La pratica del femminismo, la sua competenza istituzionale, i rapporti plurimi e stratificati tra donne aiutano Giovanna nel percorso con Blessing.

Chiara Ingrao con la sua decennale amicizia con Giovanna ha voluto fortemente la realizzazione di questo libro nella forma a due voci proprio perché la vita di queste due donne è cresciuta a voci e mani intrecciate così come testimonia la copertina del libro. Benedetta Tobagi e Marilena Salvarezza hanno colto questa vitalità profondamente condivisa e l’hanno sapientemente ed emotivamente trasmessa al pubblico.dedica

Vitalità che si trasforma nel progetto Dai sogni di Blessing al tuo, per continuare a ricordarla, per continuare a correre ancora, mano nella mano con lei, incontro al futuro. Destinatarie del progetto sono giovani donne dai 17 ai 28 anni, single o senza figli, per sostenerle nella realizzazione di sé e nei percorsi  di piena consapevolezza e cittadinanza. Per informazioni sul progetto scrivere una email a progettoblex@casadelfanciullo.eu.

Con il ricordo di Giovanna e di Blessing: Un antropologo propose un gioco a un gruppo di bambini africani: mise un cesto di frutta accanto a un albero e disse loro che il primo che vi arrivava avrebbe vinto i dolci e i frutti. Quando disse ‘partenza’, i bambini si presero tutti per mano e corsero verso il cesto, poi si sedettero e gustarono la frutta tutti insieme.
Quando l’antropologo chiese loro perché avevano corso tutti insieme, quando solo uno poteva avere tutto per sé, i bambini risposero UBUNTU…, come può uno di noi essere felice se gli altri sono tristi?

Noi, del Gruppo Interculture e insegnanti della Scuola di Italiano per Donne migranti “Francesca Amoni”, ringraziamo per questo progetto e per questo libro che ci riguarda per le tante Blessing che quotidianamente incontriamo.

L’incontro è stato promosso da Laboratorio Interculture e Libr@rsi.

Milano, 10 ottobre 2025