di Giovanna Majno e Marilena Salvarezza.

C’è una settimana di novembre in cui Milano esplode di presentazioni, dialoghi, incontri con autrici e autori, letture a alta voce. Sono i giorni di BookCity, quando la città diventa una grande biblioteca a cielo aperto che si ramifica in modo creativo dal Castello ai teatri, dalle librerie ai negozi, dalle biblioteche agli ospedali, dalle università alle carceri.  Ma BookCity dura tutto l’anno perché continua in nove sedi (una per ogni municipio) con La lettura intorno per bambini e ragazzi. E continua anche nelle Scuole che vogliono partecipare a progetti che motivino e coinvolgano alla lettura.

 

Esempio di depliant realizzato dalla classe per far conoscere i libri letti

Esempio di depliant realizzato dalla classe per far conoscere i libri letti

Esempio di depliant realizzato dalla classe per far conoscere i libri letti

Esempio di depliant realizzato dalla classe per far conoscere i libri letti

Quest’anno c’eravamo anche noi, del gruppo Libr@rsi, con un progetto di laboratorio dal titolo Scrittrici e poete ci parlano.  Volevamo proporre un luogo dove svolgere, in modo interattivo e collaborativo,  un’esperienza condivisa: il laboratorio è uno spazio “altro” da quello della classe, deve stimolare la domanda di sapere, aiutare a trovare risposte non preconfezionate, creare motivazione e, perché no, divertimento.

 

Una classe del Liceo Scientifico Donatelli – venticinque ragazze e ragazzi di prima – ha scelto la nostra proposta di laboratorio. La prof. di italiano, giovane e motivata, aveva le idee chiare: tra le molte autrici possibili ha indicato Mary Shelly con Frankestein e alcuni racconti da Scialle andaluso di Elsa Morante. Ci è subito sembrata una scelta interessante dato che le due autrici, anche nella loro relativa distanza temporale, propongono temi ancora attuali: la costruzione del “mostro” e del “diverso”, i meriti e i rischi della scienza e della tecnologia, la funzione sociale e critica di chi scrive, il rifiuto di visioni facili e stereotipe della vita.

 

artellone del Laboratorio Scrittrici e poete ci parlano"

Il cartellone                                        “Non mi piace leggere perché…”

Cartellone del Laboratorio Scrittrici e poete ci parlano"

Il cartellone 
“Mi piace leggere perché…”

Abbiamo proposto e realizzato tre incontri, modulati in modo diverso tra loro.
Nel primo abbiamo sollecitato la riflessione delle ragazze e dei ragazzi sul loro rapporto con la lettura: un grande cartellone ha raccolto i loro post-it in cui ognuno spiegava (in modo anonimo) “Mi piace leggere perché… Non mi piace leggere perché…”. È risultato che a metà piace e a metà non piace leggere e abbiamo discusso le diverse motivazioni.

 

 

 

 

Abbiamo poi “anticipato” una pagina dei due libri, sollecitando una prima lettura individuale e silenziosa e raccogliendo poi le prime riflessioni e connessioni. Un esercizio che serviva a scopi solo apparentemente contradditori: generare domande di approfondimento, nella consapevolezza che ciò che si legge necessita di una contestualizzazione, ma anche cogliere ciò che colpisce al primo sguardo, le parole, il linguaggio, le situazioni, i concetti che risuonano dentro di sé.

 

Dopo un periodo di studio dei due libri fatto a scuola con l’insegnante, abbiamo organizzato il secondo incontro nella Bibliomediateca della Casa delle Donne per far conoscere le proposte e le attività  della Casa e in particolare quelle della biblioteca. Qui abbiamo anche realizzato il laboratorio I lettori si fanno domande, un’accesa gara in cui due squadre si sono interrogate a vicenda sui testi letti.

Ci siamo poi chiesti: “Come far arrivare a altre classi, a biblioteche, a librerie il messaggio ‘leggete questi libri?'”  La classe era a indirizzo multimediale e c’era la concreta possibilità di lavorare con il professore di Educazione artistica, una buona possibilità di interdisciplinarietà  Per due mesi gli studenti, divisi in gruppetti, hanno progettato e realizzato alcuni depliant che potranno essere diffusi a varie realtà cittadine. Ecco le ragazze e i ragazzi sono così diventati “ambasciatori di lettura”.

Ad aprile – nel terzo incontro – ogni gruppo ha spiegato e mostrato la propria proposta grafica, realizzata con grande creatività e messaggi efficaci

Un questionario individuale sull’esperienza di laboratorio ha concluso l’esperienza e ha permesso di evidenziare l’interesse dei ragazzi e la loro capacità di cogliere gli aspetti nuovi di metodologia e contenuti. Questo feedback ha dato risultati decisamente positivi, soprattutto riguardo al metodo usato e ai contenuti. Anche l’interesse per la lettura è aumentato!