Martedì 19 ottobre, alle 18, ci troviamo alla Casa in suo nome. Giovanna Pezzuoli, nostra amica, collega e compagna femminista ci ha lasciato troppo presto, lo scorso aprile. Con lo spirito guerriero che animava anche le sue battaglie nel giornalismo, combatteva le recidive di un tumore che l’aveva colpita anni fa. Ma molte di noi non lo sapevano neppure, abituate a vederla sempre in forma, elegante, femminile. E a sentirla sempre disponibile alla discussione e al sorriso, con l’entusiasmo contagioso che trasmetteva per gli argomenti che più erano nelle sue corde: il cinema, la letteratura, il giornalismo. Sempre visti dalla parte e con lo sguardo delle donne, filtrati da un femminismo pervasivo, ironico, mai ideologico.

L’ultima volta che l’abbiamo incontrata alla Casa è stata alla fine dell’ottobre 2019, pochi mesi prima della chiusura pandemica. Il tema era un numero della rivista Leggendaria dedicato al “nostro doppio”. Ci aveva portato un bel filmato su una delle facce più problematiche e intriganti del doppio femminile: il rapporto madre/figlia. In quel caso attraverso il cinema. Lo aveva realizzato insieme alla figlia Giulia, documentarista e innamorata del cinema come lei, che sarà con noi il 19 per parlarne.

In Oman nel 2019.

Ci sarà spazio per rievocare Giovanna come donna e come femminista. Ma anche per tornare sui temi di cui si era occupata soprattutto nel suo lavoro alla 27a Ora e nella redazione di Leggendaria. Per esempio, qui alla Casa, due scrittrici su cui abbiamo impegnato un’intera giornata di riflessione: Mary Shelley con le sue creature mostruose e Jane Austen, cui Giovanna aveva dedicato uno dei suoi libri, “Alla ricerca di Mr. Darcy”.E ancora i temi del contrasto agli stereotipi di genere e della valorizzazione delle competenze femminili, in cui Giovanna aveva lavorato con le amiche di Gi.U.LiA Giornaliste, per esempio nella produzione della banca dati online 100esperte.

Moltissimi gli argomenti su cui è intervenuta negli ultimi anni su Leggendaria. Ricordiamo solo l’ultimo, pubblicato sul numero di febbraio-marzo 2021: l’articolo sulle “donne a servizio delle città”, recensione del libro “Milano al femminile. I talenti delle donne” di Luisa Mariani e Giovanni Zaccherini.

La saluteremo con un verso di Emily Dickinson: Unable are the Loved to die, Chi è amata non può morire.

Partecipano all’incontro del 19 la figlia Giulia, Marina Cosi (vicepresidente Gi.U.LiA), Grazia Longoni (Casa delle Donne), Barbara Mapelli (autrice e scrittrice), Silvia Neonato (Leggendaria), Luisella Seveso e Maria Luisa Villa (giornaliste di Gi.U. LiA). Brani degli articoli di Giovanna saranno letti da Marina Di Leo, del gruppo Equi.Voci Lettori.

Per partecipare in presenza occorre prenotarsi al link: www.casadonnemilano.it/prenotazione.

Ingresso con Green Pass, posti limitati. L’incontro può essere seguito in streaming sulla pagina FB della Casa.