seminario 25 novembre_def.rtfCon questo seminario l’Università Milano-Bicocca ha voluto partecipare lo scorso 25 novembre alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’evento, organizzato dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università, dal Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Problemi di Genere ABCD e del Centro di ricerca interuniversitario Culture di genere, ha offerto l’occasione per discutere di violenza alle donne e in particolare della violenza che dilaga attraverso la rete e i social media perché – come affermato dalla docente Carmen Leccardi nei suoi saluti introduttivi – “il femminicidio è soltanto la punta più evidente di un iceberg altissimo fatto di soprusi e violenze più sottili”. Il concetto è stato ribadito anche dalla giurista Tiziana Vettor la quale ha presentato il fenomeno della violenza in rete non solo come una “nuova frontiera”, ma ne ha sottolineato soprattutto la drammaticità racchiusa nella sua capacità di offendere e violare le donne senza infliggere e lasciare segni evidenti sui loro corpi. La colpa di tutto questo secondo Marta Serafini, giornalista della “27ora/Corriere”, non è certo da ricercare nella rete che va considerata un puro strumento, quanto piuttosto nella cultura che imperversa nel mondo della tecnologia, non a caso fortemente maschilista e sessista. Altro punto di vista è quello di Lea Melandri secondo la quale la risposta va cercata nell’amore perché “non si uccide certamente per amore, ma l’amore c’entra sempre”: è proprio nei rapporti amorosi tra uomo e donna che si nutre e nasconde il morbo della dipendenza e la raffigurazione della donna come essere bisognoso di protezione. Ha concluso l’incontro Arianna Mainardi, dottoranda in Società dell’Informazione, la quale ha esposto la sua ricerca di dottorato da titolo “Ragazze e social media: costruire spazi di sicurezza on line”.

 

Laura Bossini