di Casa delle Donne Milano                    

Gentile e coltissima, appassionata ricercatrice delle impronte femminili nel tessuto urbano, Lorenza Minoli purtroppo ci ha lasciato. Architetta e femminista, dopo le esperienze di autocoscienza dei primi anni Settanta si era impegnata a coniugare queste due componenti della sua persona. I suoi primi scritti, pubblicati sulla rivista Effe e dedicati alle prime progettiste, sono confluiti nella mostra “Esistere come donne” (Milano, 1983). Lorenza ha dato vita a studi e progetti su riqualificazioni urbane a impronta femminile, poi a importanti iniziative culturali per il Politecnico. Intanto raccoglieva materiali e spunti per il progetto più caro: la ricerca delle impronte femminili nello spazio di Milano.

Fin dall’epoca della laurea in architettura (1969) aveva iniziato una riflessione critica sulla disciplina, mettendo a confronto la storia dell’architettura con quella delle donne. Dopo anni di impegni in altre attività (la progettazione architettonica, il Dizionario delle donne lombarde, gli spazi semipubblici all’interno dei grandi palazzi dove dame emancipate conducevano i salotti di cultura, la vita e le opere della progettista della prima cucina razionale standardizzata, una delle madri dell’architettura moderna…), Lorenza è tornata a un discorso storico stringendo però la visuale a partire dalla realtà della città attuale, tra spazi interni ed esterni.

Sistematizzando i materiali di una ricerca (storica, grafica, fotografica…) assai più estesa, ha progettato gli itinerari urbani sulle tracce delle donne, lungo i quali ha guidato i primi gruppi di socie della Casa (2015). (a fianco, nella foto di Liliana Barchiesi).

Conoscendo più approfonditamente la storia e gli spazi di esclusione da un lato, e di contenimento/reclusione dall’altro, e facendo emergere personaggi femminili nel campo dell’architettura e del territorio, le donne acquistano maggior consapevolezza e sicurezza. Sono stati così messi a punto 5 itinerari, ma erano previste delle nuove vie.

Lorenza ha lavorato attivamente alla Casa delle Donne nel gruppo “Città bene comune”. Il suo piccolo appartamento era pieno di libri e grandi faldoni in cui raccoglieva le scoperte della sua ricerca. Tutto ciò che riguardava presenze di donne nella Milano in ogni epoca suscitava il suo interesse e prendeva nuova vita nel suo sguardo: le esistenze femminili si riaffacciavano alla storia.

Finalmente, dopo anni di lavoro, nella primavera di quest’anno è uscita la “Mappa femminile della città di Milano – Itinerari nel centro storico. Spazi, storie, architetture, figure”, un gioiello di grande qualità edito da enciclopediadelledonne.it, con la partecipazione di Toponomastica Femminile, con splendide immagini e amorosa cura grafica.  Lo si può leggere come un libro, divertendosi; lo si può anche tenere in mano mentre si passeggia lungo i percorsi individuati nelle strade di Milano, sentendosi partecipi ed eredi di una grande genealogia femminile.

Lo abbiamo presentato alla Casa delle Donne lo scorso maggio. Lorenza non ha potuto partecipare di persona all’evento. Il collegamento via Zoom funzionava poco, la sua voce ci arrivava a tratti, ma inconfondibile. Entrando nella Casa delle Donne sentiamo ancora la presenza della sua figura dolce e raffinata, il calore e la gentilezza squisita della sua voce e dei suoi gesti.