Alcune socie di Libr@rsi e Bibliomediateca intendono proporre ogni settimana dei consigli di lettura. Potete mandare anche i vostri commenti e consigli (anche di rilettura di testi già noti!) in un testo di circa 1000 battute (ma anche meno, o più), all’indirizzo librarsi@casadonnemilano.it. Li riproporremo sul sito, ogni lunedì. Cominciamo!

Maria Rosa Cutrufelli, L’isola delle madri, Mondadori  marzo 202

Cutrufelli Un romanzo appena uscito, molto attuale: lo si può comprare in ebook, sul sito della Casa editrice o su IBS e simili. La storia di quattro donne diversissime (Sara, Kateryna, Livia,Mariama) che per caso o per scelta si ritrovano insieme  in un’isola al centro del Mediterraneo (una Sicilia ben riconoscibile, per quanto rivisitata),  dove i fili delle loro esistenze si raccordano  in una forma inedita di maternità condivisa. Un romanzo avvincente che intorno al tema della maternità raccoglie tutti i motivi più importanti di oggi: la devastazione ambientale, le migrazioni, le crisi, i fondamentalismi, il ruolo della cultura, del mito, della scienza e della tecnologia, la ricerca di nuovi strumenti di solidarietà. Il mondo che viene presentato è fosco e contaminato (e lo sappiamo bene oggi!), ma c’è una tenace volontà di sopravvivere, di realizzare e di comunicare tra donne. Non è una lettura di evasione e di divertimento, ma un bel testo che coinvolge, incuriosisce, affascina e fa riflettere. Se leggendo le prime pagine non capite chi sia la voce che dice “io”, tenetevi aperta nella mente questa domanda e quando per intuizione o per altro capite chi è, andate a rileggere anche le pagine precedenti. Cutrufelli è un’abile tessitrice di romanzi, scritti con l’“inchiostro bianco” (dice lei) del latte materno; in questo suo ultimo lavoro  si cimenta con una forma di  fantascienza distopica, molto vicina alla nostra realtà.

Vittoria Longoni


Pat Barker, Il silenzio delle ragazze, Einaudi 2019

Silenzio delle ragazzeLe ragazze sono le donne, nobili e comuni, che durante l’ultima fase della guerra di Troia vengono fatte prigioniere dagli achei. Ma chi legge, infine, sa che parlano per tutte, anche a parti inverse. Chi racconta è Briseide di Lirnesso, figlia di Briseo sacerdote di Apollo, schiava di Achille. E, dunque, il racconto della guerra di Troia viene fatto da una donna e schiava. Il romanzo ha però due voci: quella di Briseide e quella del narratore esterno, che si alternano. Ne risulta un racconto molto leggibile, pur concedendo spazio all’orrore e alla brutalità della guerra e dei personaggi principali. Briseide è testimone della drammatica realtà femminile e all’inizio sembra limitarsi a questo ruolo, mentre i personaggi maschili nella loro aggressività e rozzezza sono ben caratterizzati. L’ultima parte del romanzo, invece, la vede scollarsi dal trauma sonnolente di cui è stata vittima; il personaggio diventa più rotondo e il racconto più profondo nella coralità delle prigioniere troiane subito dopo la caduta della città. Sono queste le pagine migliori del libro. “Il grande Achille. Il luminoso, splendido Achille; Achille simile a un dio. Ma Achille, per noi, era solo un macellaio”.  Barker però dipinge con maestria anche le sfumature e gli aspetti contraddittori dell’eroe greco, così come fa con Patroclo e il loro intenso rapporto. Briseide inizia e conclude dicendo che quella di Achille non è la sua storia ed è vero: la sua storia è altrove.

Angela Giannitrapani


Genevieve Vaughan, Per-Donare / Una critica femminista dello scambio
Edito da Maltemi Editrice  e  da Vanda Edizioni collana  VanderWomen 2014

Il secondo argomento dopo la salute in questi giorni pandemici è l’economia. Ci pare incredibile sentire ragionamenti e prendere provvedimenti che solo pochi mesi fa si dicevano impossibili:  abbandonare il pareggio di bilancio, aumentare il debito, dare un reddito a tutti ( addirittura negli USA!), chiedere agli stati di essere solidali e superare il concetto di  debito come “ colpa da pagare” da parte di chi riceve gli aiuti.

Forse è il momento giusto per parlare di economia e riflettere sulle possibilità di autentici cambiamenti di senso delle nostre società: gli esseri umani sono prima di tutto esseri che donano e ricevono e questa azione è la base del loro pensare come anche del loro linguaggio.
La Vaughan ci accompagna attraverso un lungo percorso (ma quando se non ora un grosso volume si può affrontare?)  che  parte dal linguaggio e arriva ad una profonda comprensione e critica del patriarcato capitalista. Come dice Robin Morgan nella prefazione “Le sue teorie […] elaborate in modo intelligente, etiche, pragmatiche, fattibili a livello transculturale, e applicabili sia nelle relazioni intime che nella politica globale […] le trovo effettivamente trasformative.”

Il pdf del libro si può scaricare gratuitamente sul sito http://gift-economy.com/
Il libro è acquistabile da Vanda Edizioni  https://www.vandaepublishing.com/.

Rossana Molinari