di Angela Giannitrapani.

Il mondo dell’editoria femminista offre un panorama diversificato e molto interessante.
Alle spalle di ciascuna editrice ci sono anni, a volte anche molti decenni di attività culturale e di ricerca femminista. Il 24 marzo 2021, per iniziativa congiunta di Enciclopedia delle donne e di Libr@rsi, abbiamo messo intorno allo stesso “tavolo” online Annamaria Crispino, per la rivista Leggendaria e la casa editrice Iacobelli, di cui è direttora editoriale; Angela Di Luciano per VandA, Cecilia Palombelli per Viella, Gabriella Musetti per Vita Activa.

Leggendaria e Iacobelli
Crispino ci ha parlato dei rapporti con la Società italiana delle Letterate e della nascita della casa editrice nel 2006 come sviluppo della rivista stessa, tramite il suo storico stampatore Iacobelli. La ricerca costante sua e del gruppo è la volontà di smontare il tradizionale “canone” letterario aprendosi a tutto campo a cinema, teatro, radio e televisione, fumetto, manga; di valorizzare forme di scrittura a firma femminile anche ibride, insolite, a cavallo tra i generi. Ne risulta un catalogo molto ampio e vivace, che include tra l’altro – accanto al grande filone della letteratura e della critica letteraria – il tema della cura, l’attualità e l’autobiografia, le collane di guide, giallistica e gastronomia, salute e sport, fiction e non-fiction. La rivista Leggendaria ha da poco e felicemente compiuto i 25 anni di attività. Uno dei frutti più apprezzati del loro lavoro è la rassegna Feminism, che da anni fa incontrare e dialogare esperienze editoriali diverse in tutta Italia, offrendo strumenti per un potenziamento reciproco. È nata da un’idea di Anna Maria Crispino, ispirata alle Fiere dell’Editoria Femminista che si sono tenute in varie città europee negli anni Ottanta.

VandA
Il profilo di VandA è quello di una editrice ora fortemente impegnata nel campo del femminismo più radicale: non  denuncia, non  rivendicazione, ma forte e assertiva “uscita” delle voci più nette, anche nel campo della lotta contro lo specismo, con prese di posizione stimolanti su argomenti controversi come la prostituzione, la maternità surrogata, la pornografia e ripubblicando dei classici del pensiero femminista. L’editrice ha potuto godere anche della collaborazione gratuita di traduttrici, che hanno liberamente donato il loro contributo come impegno femminista, e dando lavoro retribuito a giovani donne. VandA è nata come editrice di ebook e in seguito ha editato anche libri cartacei.

“Genesis”
Cecilia Palombelli ha seguito il lavoro imponente e qualificato di Viella fin dalle origini. Partendo da ricerche italiane e internazionali sulla storia delle donne e di genere, soprattutto in epoca medievale e rinascimentale, si è consolidato un rapporto stretto con la Società Italiana delle Storiche, di cui pubblicano l’importante rivista semestrale “Genesis”. Ora ogni anno danno vita a moltissime edizioni qualificate di ricerca storica maturata nelle Università, nei corsi di Storia delle Donne e anche in ambiti più tradizionali, a volte sollecitano loro stesse l’uscita di testi che facciano il punto su determinati argomenti e filoni. La loro rete di distribuzione può contare su una serie di librerie specializzate.

Vita Activa
Vita Activa è nata sei anni fa all’interno della Casa Internazionale delle Donne di Trieste, con lo scopo di valorizzare autrici locali, ma con un respiro plurale, per i contatti stabiliti anche con l’area istriana e slovena. Trieste si pone come un crocevia di diversi mondi culturali, Vita Activa esplora e dà voce soprattutto alla produzione locale a firma femminile, con qualche contributo maschile, con molta attenzione alla pluralità delle lingue in gioco nell’area di riferimento.

Vale la pena di mettersi in rete e in relazione, per rendersi conto della pluralità delle esperienze e stabilire sinergie, è stato detto e, ragionando sulle possibili interazioni, si è discusso sul problema dell’editoria scolastica: un settore che stenta a uscire dai binari prestabiliti e dal ruolo preponderante di un numero limitato di grandi editori. Una possibilità aperta è quella della revisione del linguaggio e degli stereotipi di genere, da individuare e riformulare  in modo sistematico. Crispino ha proposto di stabilire una rete di collaborazione tra le editrici femministe che aderiscono all’ADEI (Associazione tra le editrici indipendenti), ma anche facendo leva sulle attività di formazione delle associazioni con cui le editrici sono in  relazione.  Il rapporto tra case editrici indipendenti e associazionismo è emerso in modo chiaro e diffuso tra loro, sottolineando ambiti di ricerca comune ma anche possibilità di divulgazione. Molte forme di sinergia si possono aprire in futuro, partendo da momenti di comunicazione, conoscenza, interscambio. La rassegna proposta dalla Casa delle Donne e da Enciclopedia delle donne va in questa direzione: si prevedono tra aprile e maggio/giugno altri due incontri, e si sta pensando a un evento autunnale che coinvolga le librerie femministe.