di Carlotta Cossutta

Mercoledì 24 maggio 2023 alle 18.30 si è tenuta, online, l’assemblea dei Luoghi delle Donne, una rete che riunisce le Case delle Donne sparse in tutta Italia, da Roma a Teramo, da Ravenna a Bari. Si tratta di un percorso che dura ormai da un paio d’anni, promosso dalla Casa internazionale delle donne di Roma per difendere gli spazi delle donne, costruire sinergie e tessere discorsi politici condivisi.

Questo ultimo appuntamento è arrivato dopo molti mesi in cui la rete non si è riunita, un fatto che testimonia il momento difficile in cui ci troviamo. E proprio da una discussione sul presente è partito l’incontro, con la voce delle donne di Ravenna che non solo hanno raccontato il disastro ambientale in corso, ma hanno anche saputo mostrare uno sguardo lucido sui rischi di una gestione emergenziale tesa a riprodurre ciò che già esiste. A loro è andata tutta la nostra, e di tutte le Case, solidarietà, forza e il nostro sostegno, oltre alla richiesta di indicarci in quali modi poter essere utili a distanza.

Si è poi discusso delle grandi sfide che abbiamo davanti: la guerra, che continua e che viene sempre più normalizzata, mentre lo slancio verso la pace sembra essere sempre più marginalizzato; gli attacchi alla libertà delle donne che la destra porta avanti (in Italia e nel mondo), anche appropriandosi di un lessico “femminista” per ridurre gli spazi di autodeterminazione e utilizzare i corpi delle donne per logiche razziste e securitarie; ma anche le difficoltà che tutti i Luoghi delle Donne incontrano nella relazione con le istituzioni, ancora troppo spesso incapaci di accogliere e valorizzare la differenza e la parzialità che i nostri spazi incarnano. Uno dei terreni di lotta su cui tutte le intervenute erano concordi e già in azione è stata la difesa della salute sessuale e riproduttiva: in particolare contro gli attacchi alla possibilità di abortire e il sostegno ai gruppi antiabortisti che si moltiplicano in molti luoghi, così come contrastando le modalità con cui il Consiglio di Amministrazione di Aifa ritarda la possibilità di rendere gratuita la pillola anticoncezionale.

Non abbiamo potuto, però, non mettere in luce le fratture che attraversano il pensiero e la pratica femminista, in cui alcuni temi (come i diritti delle persone transessuali, la prostituzione, la gestazione per altri – per nominare quelli più scottanti) producono delle divisioni che si trasformano immediatamente in campi contrapposti che annullano ogni possibilità di dibattito.

Di fronte a questo scenario è sempre più urgente interrogarsi, ancora e di nuovo, sulle pratiche femministe che danno forma al nostro agire politico per essere in grado di rispondere alle sfide del presente, anche costruendo mobilitazioni comuni.

Come Casa delle Donne di Milano abbiamo, in questa occasione, presentato il nostro nuovo Consiglio Direttivo e abbiamo ricordato come il nostro obiettivo sia quello di essere uno spazio di confronto plurale per aprire spazi di libertà.

I Luoghi delle Donne, in questo contesto, sono fondamentali e per questo crediamo che la rete che li riunisce debba rafforzarsi, portando avanti il difficile compito di unire senza perdere differenze e complessità.