di Vittoria Longoni

Mercoledì 24 novembre dalle 18 alle 20

“Non vogliamo d’ora in poi tra noi e il mondo nessuno schermo”, afferma Carla Lonzi insieme al gruppo di Rivolta femminile nel Manifesto del 1970: si scopre l’autonomia delle donne dalla cultura patriarcale e dalle ideologie che l’avevano supportata; inizia una ricerca del tutto imprevista, basata sulla pratica dell’autocoscienza e sulle relazioni tra le donne.

Carla LonziCarla Lonzi mostra che il riferimento creativo al proprio genere apre lo spazio in cui le donne intrecciano relazioni che possono far venire al mondo la libertà femminile: riconoscendo le differenze , consapevoli che l’alterità sta alla base della soggettività . È una libertà che si realizza nella presenza di corpi e di parole. Carla Lonzi apre la strada, facendo coesistere l’ amore del mondo e l’amore di sé. “Adesso esisto; – scrive- questa certezza mi giustifica e mi conferisce quella libertà in cui ho creduto.” ( da Taci anzi parla, p.9).

La scoperta rivoluzionaria di Carla Lonzi non intende stabilire una nuova ideologia prefissata una volta per tutte. “Il rischio di questi scritti – afferma infatti la grande pensatrice nella premessa al Manifesto, a “ Sputiamo su Hegel” e a “ La donna clitoridea e la donna vaginale”- è che vengano presi come punti fermi teorici mentre riflettono solo un modo iniziale per me di uscire allo scoperto, quello in cui prevaleva lo sdegno per essermi accorta che la cultura maschile in ogni suo aspetto aveva teorizzato l’inferiorità della donna”

Le idee e le parole radicali di Carla Lonzi inaugurano una ricerca che é proseguita nel tempo, radicata nell’autonomia della pratica. Leggendola, si resta affascinate dal suo pensiero così originale, che nella fedeltà a se stessa e alle altre donne esprime la capacità di mettere al mondo ciò che l’ordine patriarcale non aveva previsto. Il linguaggio dei suoi primi scritti, molto assertivo, era tipico dei movimenti di lotta di quegli anni e anche dei proclami delle avanguardie artistiche.

Nell’incontro del 24 novembre potremo riascoltarlo, discuterlo e dialogare tra persone di generazioni diverse sul messaggio che queste parole incandescenti trasmettono ora, a distanza di cinquanta anni, in un contesto profondamente mutato.
Per partecipare in presenza, non è richiesta nessuna prenotazione sul sito. L’ingresso è libero fino all’ampia capienza di cinquanta posti nello Spazio da Vivere. Vi preghiamo di arrivare quindici minuti prima, per il controllo del Green Pass e poter iniziare puntualmente alle 18. L’ evento sarà trasmesso in streaming dalla pagina Facebook della Casa delle Donne di Milano e verrà registrato.

Irene Quartana, attrice e insegnante di teatro, attiva nel gruppo Autocoscienza della Casa delle Donne, leggerà a più riprese parti del Manifesto di Rivolta femminile, con brevi citazioni tratte anche da altri scritti di Lonzi; tra una lettura e l’altra e l’altro si svilupperà il dialogo con le persone presenti in sala. Vittoria Longoni introdurrà e coordinerà l’evento, dopo un saluto da parte di Anita Sonego.

Nello Spazio da Vivere la Libreria delle Donne di Milano proporrà la vendita delle opere di e su Carla Lonzi; la Bibliomediateca presenterà i propri testi, accessibili alla consultazione e al prestito.