di Gigliola Foschi.

Giovedì 22 febbraio 2024, ore 18:15 nello Spazio da Vivere incontro con la fotografa Silvia Lelli che dialogherà con Gigliola Foschi.

Andare oltre i confini della fotografia: fissare in immagine la musica, suggerirne i suoni, le vibrazioni, la forza, i silenzi; cogliere il frammento di uno spettacolo o di una performance facendo intuire che cosa c’è prima e che cosa accadrà dopo; restituire alla danza la sua magia, far emergere il linguaggio profondo dei corpi e dei loro movimenti sulla scena, nelle gallerie d’arte, in spazi non convenzionali…

Silvia Lelli, “La veglia degli angeli”, coreografia di Jean Grand-Maitre, produzione Teatro alla Scala, Milano, 1995

“La veglia degli angeli”, coreografia di Jean Grand-Maitre, produzione Teatro alla Scala, Milano, 1995. © Silvia Lelli.

Ogni fotografia di Silvia Lelli, come lei stessa racconta, è animata da un pensiero, dal desiderio profondo di creare un’interpretazione fotografica capace di restituire l’emozione di una melodia, dei gesti che danno vita alle note, dei movimenti del corpo che suggeriscono turbamento.

Un pensiero e una fotografia nati dal suo immenso amore e dalla sua straordinaria conoscenza della musica, della danza e soprattutto delle performance degli artisti. Una passione, la sua, sorta fin dagli anni del liceo artistico e che si è approfondita negli anni, inseguendo performance e concerti ovunque nel mondo, senza mai affievolirsi.

Le sue fotografie si sono nutrite dell’influenza della pittura antica (in particolare quella del Rinascimento), del suo continuo interrogarsi su come tradurre in immagini le opere degli artisti con cui ha collaborato e anche del confronto con il marito Roberto Masotti, fotografo pure lui. Assieme saranno anche i fotografi ufficiali del Teatro alla Scala (dal 1979 al 1996) e firmeranno le loro immagini con la sigla “Lelli e Masotti”.

Vedere le fotografie di Silvia Lelli è come entrare in un mondo magico e ripercorrere, dagli anni Settanta a oggi, la storia della musica e della performance, della danza e del teatro: da Demetrio Stratos alle azioni di Giuseppe Chiari, dal teatro danza di Pina Bausch alle performance e alle opere di Bob Wilson, dai più grandi compositori e direttori d’orchestra (Riccardo Muti, Claudio Abbado, Carlos Kleiber; da Leonard Bernstein a Karlheinz  Stockhausen…), alle regie di Giorgio Strehler o di Luca Ronconi.

Ogni immagine nasce dalla sua capacità di vibrare all’unisono con quanto accade sulla scena: tali opere, quindi, possono essere anche intese come una documentazione, ma sono soprattutto un sentire/vedere proteso a far scaturire suggestioni ed emozioni da lei colte negli spettacoli a cui ha assistito. Un desiderio d’intensità, il suo, che l’ha spinta ad avventurarsi fuori dagli schemi della fotografia classica, fino a portarla a creare opere artistiche uniche nel loro genere. Opere che non tradiscono gli artisti o gli spettacoli da lei fotografati, perché nascono e “pensano” a partire dalla musica, dalla danza e dalla performance art, fino a farle risuonare ed emergere visivamente.

 

**SILVIA LELLI, dopo la laurea in architettura, si dedica alla documentazione e alla ricerca attraverso il mezzo fotografico nel campo della musica, della danza e del teatro. Fotografa ufficiale del Teatro alla Scala di Milano (1979/1996) con Roberto Masotti.
Nel 2018 l’archivio Lelli e Masotti é stato riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali “bene di particolare interesse storico”
È rappresentata da 29 ARTS IN PROGRESS gallery Milano www.https://29artsinprogress.com