Venerdì 13 ottobre e Sabato 14 ottobre 2023 si terranno a Milano due manifestazioni che pur con diverso taglio e argomentazioni chiedono la cessazione immediata delle ostilità. Ad entrambe aderisce la Casa delle Donne di Milano.

 

Venerdì 13 ottobre 2023 alle ore 18:00 a Milano in Piazza Duca d’Aosta si terrà un presidio al quale aderiscono Assisi Pace Giusta, Rete Italiana Pace e Disarmo, Acli, Anpi, Arci, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Cisp, Cgil, Fondazione Lelio e Lisli Basso, Fondazione Giorgio La Pira e Centro Internazionale Studenti, Gruppo Abele, Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, Legambiente, Libera Movimento Nonviolento, Pax Christi, Pro Civitate Christiana,Tavola della Pace.

Il comunicato della manifestazione dice tra l’altro: “Condanniamo l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne […] Non vi è giustificazione alcuna per l’operato di Hamas, neppure la disperazione e l’esasperazione del popolo Palestinese, vittima da decenni dell’occupazione, della restrizione delle libertà, della demolizione delle case, dell’espropriazione dei terreni e delle continue provocazioni delle frange radicali della destra israeliana e dei coloni può trovare una risposta nell’azione terroristica e militare.
La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia Palestinese, sia Israeliana è assoluta […].

Volantino AssopaceSabato 14 ottobre alle ore 15:30 sempre a Milano in Piazza Duca d’Aosta avrà luogo il concentramento per una manifestazione organizzata da varie organizzazioni palestinesi, alla quale aderisce Assopace Palestina Milano.
Qui di seguito stralci del comunicato redatto da Assopace Palestina: “[…] basta con la violenza e basta con le cause che scatenano la violenza, ovvero l’occupazione militare, la colonizzazione e l’apartheid praticata da Israele.
Il rispetto della legalità internazionale si impone a tutti, non solo al paese occupante. Non si uccidono civili, come invece è accaduto con l’attacco di Hamas e come continua con i bombardamenti israeliani sulla popolazione civile palestinese a Gaza e con gli assassinii nella Cisgiordania.
È necessario uscire dalla spirale della violenza e della vendetta.
Dobbiamo assumerci la responsabilità, noi come comunità internazionale, di questa esplosione di violenza e delle continue distruzioni di due comunità.
Responsabili perché siamo stati omertosi e complici con la politica illegale che Israele conduce da anni tenendo un popolo sotto occupazione militare, distruggendo case, rubando terra, acqua e risorse ai palestinesi, imprigionando arbitrariamente adulti e bambini in spregio ai più elementari diritti, uccidendo a sangue freddo giovani disarmati, applicando punizioni e ritorsioni collettive, calpestando il diritto internazionale e i diritti umani, in uno Stato di apartheid che impone l’occupazione militare, la segregazione e un assedio criminale a Gaza.