di Grazia Longoni.
“Avevo visto una giacca tanto carina sabato, peccato, oggi non c’è più”. “C’erano una bella borsa e tanti piccoli oggetti in pelle, possibile che non ce ne sia più neanche uno?”. Frasi colte al volo lunedì 25 ottobre, ultimo giorno del mercatino Da TE a ME in via Marsala 10. Grande successo, come accade da anni nelle due edizioni di primavera e autunno, con qualche ovvia difficoltà nel recente lockdown.

Questa volta in quattro giorni sono passate 425 persone: il numero è esatto grazie agli scrupolosi controlli di Green pass e ai recapiti lasciati dalle visitatrici e dai visitatori. “Perché non lo prolungate ai prossimi giorni?” chiede una signora. La risposta è semplice: la Casa delle Donne ha bisogno del grande Spazio da Vivere, in cui il mercatino è allestito, per le sue quotidiane attività.
Il desiderio di tornare nei prossimi giorni non è solo quello di avere altro tempo per fare buoni affari. Quello che piace di via Marsala è l’atmosfera, il clima.

Le Mercanti, cioè la decina di socie che lavorano a raccogliere, catalogare, esporre i capi e gli oggetti, sono presenze allegre e disponibili che rendono “tutto questo molto divertente”, come dice una di loro. Per le donne che escono dal paravento che funge da camerino indossando un capo in prova, ci sono commenti e consigli. “Ti sta benissimo”, “Bella fantasia ma quell’abito dovresti farlo stringere un po’, a questo prezzo puoi ben permetterti un lavoro di sartoria’”. Una giovane donna che è entrata con un bimbo piccolo arriva in cassa con il passeggino carico di giacche gonne e pantaloni, mentre il pupo gattona sotto lo sguardo dell’amica. Un’altra si sente dire: “col fisico che hai dovresti provarti il completo in quell’angolo”. Insomma, come dice il titolo, è un rito di scambio che va ben oltre il concetto dell’“usato”. Comporta una scelta ecologica, certo, come tutti i riusi. Ma implica anche il fidarsi del gusto e della cura del vestiario di altre.

E valorizza il lavoro di alcuni gruppi della Casa, come le Giardiniere che hanno allestito un piccolo vivaio verde in cui si trovano talee di ogni genere, piccole piante grasse, vasi da appartamento o per il balcone, prodotti dell’orto come zucche e melagrane, sacchetti di erbe aromatiche per la cucina e gli armadi.
Frequentatrici del mercatino non sono solo le socie. C’è un passaparola tra amiche oppure tra madri e figlie e viceversa, che si allarga a ogni edizione. Ci sono donne che entrano perché vedono gli striscioni dalla strada. O che sabato hanno ascoltato la diretta di Radio Popolare.

E non mancano gli uomini, che si dirigono al banco degli orologi o degli oggetti da antiquariato. Il bar funziona tutto il tempo, spandendo l’aroma del caffè o proponendo un calice per aperitivo.
Un bilancio molto positivo, dunque. Anche per il contributo all’autofinanziamento della Casa, nonostante i piccoli e piccolissimi prezzi praticati.
Per concludere, ecco l’ironica ballata composta da Silvana Grandi, una delle Mercanti.

Siamo le “Veneri” dei mercatini,
vendiamo abiti, borse e golfini,
sappiamo appendere, piegare e far prezzi,
usiamo il sorriso e vendiam tanti pezzi.
Qui tutte cercano l’abito adatto, l’affare imperdibile, il capo un po’ matto, Marina lo trova e sorride all’amica con tanto garbo e pazienza infinita,la Gabry già pensa alla cassa ben piena, le balla l’occhietto, le pulsa la vena… Di gusto squisito lei consiglia e ricerca nel mucchio di capi quel che più dona a chi le si affida, fanciulla o matrona.
Sonia interviene con gusto d’artista, sa fare di tutto, spostare e arredare, concreta e sincera, in lei si nasconde una vera perlera!
Gerry propone e sorride furbetta, aggiunge un capo, una borsetta… da lungi Livia controlla ed aspetta di tanto lavoro il pieno in cassetta.
Amelia tasta tessuti ed orlini, sospira e dice: “Bei tempi passati quando di pregio eran tutti i filati!” Amelia la dolce, stilista perfetta, sgrana gli occhioni sotto la frangetta e prova vestiti che le stanno da dio, dove forse non entra manco un braccio mio!
Anna ci guarda con occhi sognanti, due azzurri laghetti che leggon nel cuore, da artista si muove e mischia colori, abbina il blu notte a rossi ardori.
Liana ci segue ed impara veloce, già speranzosa di far botti e lampi, al suo consiglio proprio non scampi…
Marinita ci manca, vuol fare la nonna, ma era la prima a proporti una gonna, speriamo che torni presto con noi a far due risate e un incasso da eroi!
Il nostro lavoro è utile a molti, con noi vive la Casa e le donne tutte, magre, grasse, belle e non brutte .
Sul fondo ecco appare la Grandi che vede, sorride e sospira pensando alle amiche, al lor caldo affetto, che lega noi Veneri da anni insieme per far della Casa un posto gradito, aperto, ridente e sereno dove le ambasce vengano meno!