Ogni settimana brevi recensioni, di letture e riletture. Dal 6 aprile: Esse di seta (Daniela Piu), Momenti di essere [ps2id url=’#a2′][/ps2id] (Virginia Woolf), Il tempo rovesciato/ Quotidianità femminile e lavoro notturno alla Barilla [ps2id url=’#a3′] ↓[/ps2id] (Laura Corradi). Potete mandare un testo di circa 1000 battute a librarsi@casadonnemilano.it.

Segnaliamo che parecchie librerie di Milano in questo periodo hanno attivato un servizio di consegna a domicilio dei libri.

ESSE DI SETA – di DANIELA PIU, L’Iguana 2019

Esse di seta
Una scrittura fine, elegante e molto scorrevole; pagine dense di contenuto e significato che riescono a coinvolgere profondamente chi legge. Sono solo alcuni dei pregi di questo libro: la storia di Francesca Sulis, che nel Settecento, in Sardegna, ha costruito un impero commerciale. Tra numerosissimi riferimenti storici e culturali, vi si narra la storia della giovane protagonista che fonda il primo setificio della Sardegna e chiama a lavorare con sé solo operaie, dando loro la possibilità di lavorare, di riscattarsi socialmente e anche di istruirsi.
Ho letto il libro con interesse e passione e, mentre seguivo la protagonista, ho sentito, mi piace definirlo così, un respiro di libertà. All’interno della società maschilista e misogina del tempo, Francesca trova il suo spazio per vivere la sua esistenza a pieno. Non solo: permette anche ad altre donne di realizzarsi e perfino di istruirsi e di emanciparsi, cosa inaudita ai tempi. Proprio un respiro di libertà: perchè Francesca scopre il suo senso libero di essere al mondo non condizionata da quello che fanno i maschi, trovando creativamente la sua strada. Leggendo quelle pagine ho avuto come la sensazione di respirare aria fresca a pieni polmoni.
Inoltre, Francesca non è l’unica donna libera. Anche la voce narrante, la nipote Lucia, ha uno sguardo disincantato sul mondo, scrive liberamente la storia delle sue relazioni e si realizza nell’impresa di Francesca. Anche la figlia di Francesca, Maria Gaetana, si può dire abbia trovato realizzazione nella sua esistenza, nonostante sia completamente uscita dai tracciati previsti per le donne. Quello che conta però è trovare la dimensione del sè e la propria strada, sia fuori dagli schemi previsti che, perché no, anche all’interno.

Serena Fuart


[ps2id_wrap id=’a2′]Virginia Woolf, Momenti di essere, con una prefazione di Liliana Rampello, Ponte alle Grazie 2020[/ps2id_wrap]

Momenti di esserePer conoscere dal vivo l’esistenza e il genio di Virginia Woolf, ecco una raccolta di   pagine autobiografiche composte tra il 1907 e il 1940, ripubblicate con l’aggiunta di una parte inedita. Sono scritti di valore inestimabile, profondi, sottili e meravigliosi; propongono a ogni passo l’intreccio tra vita e letteratura. Non ci potrebbe essere una premessa migliore per conoscere Virginia di persona e andare a rileggere oggi con altri occhi tutte le sue altre opere. Mi ha profondamente colpita la ricreazione del passato che Virginia opera mentre la guerra imperversa; le date delle pagine fanno riferimento a una catastrofe imminente, a cui Virginia reagisce dando nuova vita alle sue memorie più preziose, ai momenti più intensi, sottratti alla banalità e alla voragine del nulla tramite la scrittura. Le magie dell’infanzia; le figure del padre, della madre, della sorella e dei fratelli; i ritratti ironici della società vittoriana e dei suoi riti;  la gioia e l’energia giovanile trasgressiva  della cerchia di amici riuniti nella casa di Gordon Square  nel quartiere di  Bloomsbury; riflessioni e colloqui, luoghi e tempi  e persone fissati sulla pagina con grande maestria . Già pubblicati  anni fa da La Tartaruga, questi scritti oggi sono riproposti da Ponte alle Grazie, disponibili anche in ebook, con una preziosa introduzione di Liliana Rampello. Regalano momenti incantevoli di lettura e invitano  alla scrittura autobiografica in questi tempi difficili.

Vittoria Longoni


[ps2id_wrap id=’a3′]Il tempo rovesciato[/ps2id_wrap]
Quotidianità femminile e lavoro notturno di Laura Corradi – Ed. Griff/Franco Angeli 2003

Il tempo rovesciatoIl tempo è quello naturale che misuriamo seguendo i ritmi di luce e buio, è il tempo individuale, soggettivo, limitato e ambivalente, in cui si deve decidere a cosa dare priorità e a cosa rinunciare, ma è soprattutto tempo sociale con ritmi fissati dalla vita collettiva e dai riferimenti culturali.  Un vissuto temporale che incide profondamente sulla vita delle persone e sulle rappresentazioni di sè che poi vengono agite.

Ad esempio il lavoro notturno delle donne in fabbrica (in particolare nella Barilla, una di quelle che oggi sforna i “ Mulino Bianco” e un immaginario di “famiglia”). Il tempo “rovesciato” viene indagato in ogni suo aspetto attraverso interviste, questionari, raccolta dati, ed esperienza vissuta dell’autrice. Il ribaltamento dei tempi di riposo e di veglia ha profondi impatti sulla salute, non solo psichica. Il testo le analizza passando dalla salubrità dell’ambiente di lavoro ai ritmi, allo stress e agli incidenti, alla noia, al riposo forzato, al senso di perdita e spreco di sè, alle ripercussioni sul desiderio sessuale o sui rapporti affettivi con i famigliari, le amiche e le comunità, con le compagne di lavoro.

La divisione sessuale del lavoro colloca uomini e donne in posti diversi e crea interessi contrastanti;  un’analisi del lavoro notturno o del part time mostra che è assurdo parlare di “lavoratori dipendenti” in modo generico,  come se fossero tutti nella stessa condizione.

Leggibile e scaricabile gratuitamente da:

https://bodypolitics.noblogs.org/post/2015/08/13/il-tempo-rovesciato-quotidianita-femminile-e-lavoro-notturno/

Il tempo rovesciato. Quotidianità femminile e lavoro notturno [Women in Nightshift Work and Everyday Life], Griff/Franco Angeli, Milano, 1991 (2nd ed. 1994, 3rd ed. 2003).

Rossana Molinari

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