Ci fanno da guida nella lettura di questa poesia di Emily Dickinson, apparentemente così lontana dal tempo in cui stiamo vivendo, le parole di Marisa Bulgheroni, una grande studiosa della sua opera. Marisa osserva che, se nelle sue lettere Emily Dickinson “ci parla di sé in metafore che definiscono una figura interiore in conflitto con un ruolo sociale – la figlia nella casa paterna – che rischia di soffocarla”, nella sua poesia questa identità esplode e ci appare chiaramente come molto diversa dal fantasma biaconvestito della reclusa con cui per secoli è stata identificata, oscurando “la nitida violenza dei suoi versi, l’ironia, l’anarchia di chi non riconosce altri monarchi che se stesso”

La folla dentro il cuore, di Emily Dickinson (1830-1886)

The mob within the heart
Police cannot suppress
The riot given at the first
Is authorized as peace 

Uncertified of scene
Or signified of sound
But growing like a hurricane
In a congenial ground.

La folla dentro il cuore
nessuna polizia potrà disperdere.
La sommossa vi è lecita
come la pace.

Non l’accerta la vista
né l’attesta il rumore:
cresce come un ciclone
nel suo clima natio.


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